Sul come e perché partecipare a Confini. Note semiserie sulla partecipazione ai concorsi.

 

Confini è una rassegna che ogni anno porta in giro per l’Italia le mostre personali di diversi autori che lavorano nell’ambito della fotografia di ricerca.

Ora, già questo dovrebbe aiutarti a capire se il progetto nel cassetto sia un valido candidato, poi, in merito al perché,  “ la tua mostra personale in giro per l’Italia”  rappresenta un’autentica carota.

Vogliamo dare qualche consiglio, che spesso è valido un po’ per tutti i concorsi ed aiutarvi a capire se presentarvi e come farlo al meglio.

 

Iniziamo dal bando. LEGGETELO! Spesso contiene tutte le informazioni ed indicazioni necessarie.  Se il bando dice “…. rivolta alla fotografia creativa … “  e tu mandi un bellissimo reportage sulle cavallette tettigoniidi o sui pastori moldavi, di certo la giuria, che ha buon gusto ed apprezza i bei lavori, lo guarderà con interesse ma ..... ma se manca quella creatività, quella ricerca che è l’anima di Confini hai perso il tuo tempo, qualche euro e magari ci rimani anche male.

 

Prima di partecipare a qualsiasi concorso diamo un’occhiata ai lavori delle edizioni precedenti. Innanzi tutto è un modo per vedere belle immagini, ampliare i nostri orizzonti e, non ultimo, farsi un’idea del tipo di lavoro che è maggiormente apprezzato in quell’ambito. Confini mantiene sul suo sito i porfolii di tutti gli artisti che hanno partecipato nel corso di oltre un decennio, inoltre dalle ultime edizioni vengono pubblicati anche i progetti che sono stati selezionati ma non sono entrati nel circuito, la maggior parte di quest’ultimi viene presentata mensilmente come “autore del Mese”.

 

Cosa cerca Confini? Seleziona artisti che nel loro percorso creativo utilizzano il linguaggio fotografico per indagare i confini, appunto, tra la fotografia e le altre forme di espressione artistica. Le scelte dei curatori si sono indirizzate in questi anni verso autori che - pur sfruttando tali contaminazioni - provengono da una formazione fotografica, ne privilegiano il linguaggio e riflettono sul mezzo. Una fotografia che non documenta secondo canoni tradizionali e spesso non rappresenta il reale, ma riflette una dimensione personale e intima attraverso progetti composti da un numero consistente di immagini fisse bidimensionali.

 

E poi? Poi selezionate con cura le immagini da proporre. Non meno di 8 non più di 12, mantenendo coerenza stilistica, cromatica, nel formato, nel linguaggio.

Non scegliete quelle che Vi piacciono, ma quelle che piacciono! Sapete bene d’essere i  peggiori critici di voi stessi, quindi fatevi aiutare!

Tenete a mente che il vostro progetto sarà visionato insieme ad almeno altri 100 lavori e per emergere deve essere interessante, accattivante, incuriosire.

 

Il testo? Non vi ammazzate nella presentazione! Il fulcro del lavoro sono le immagini, il testo ci racconta qualche cosa in più, magari chiarisce qualche aspetto poco evidente dalle foto ( ahi, ahi, ahi ), ne delinea il percorso ma non rappresenta quasi mai uno degli elementi di scelta. Molto spesso l’autore ci spiega  che il testo  è importante, vitale per apprezzare le sue foto …. bene, se è così indispensabile al punto da non essere scindibile dalle immagini … mettetelo dentro.

 

Perché partecipare? Confini è l’unica realtà italiana che con continuità da ampia visibilità a chi fa ricerca, sperimentazione, utilizza nuovi linguaggi. Oggi il porfolio selezionato viene esposto integralmente in una decina di spazi in tutta Italia. Nessuno offre questo. E’ un vero trampolino, un’occasione per entrare in una dimensione adulta, che da ampia visibilità.

Non promettiamo nulla ma è un dato reale che la maggior parte degli autori transitati per Confini hanno raggiunto una visibilità rilevante.

 

Perché lo facciamo? Perché crediamo sia importante offrire  delle possibilità senza secondi fini, perché per tutti noi la fotografia ed il suo mondo sono importanti, degni d’attenzione, rispetto e che chiunque, indipendentemente dalle sue conoscenze, debba avere delle opportunità.

 

Speriamo d’esservi stati d’aiuto. Fra un paio di  mesi iniziano le nuove selezioni, vi aspettiamo.

 

M.C.